Gatto selvatico

Foto: WWF Oasi

E’ stato definito un gufo senza ali, e in effetti quella del gatto selvatico e dei rapaci notturni è davvero, per molti aspetti, una vita parallela. Da ciò la straordinaria somiglianza, quei grandi occhi gialli soprattutto, ma molto di più se ve li immaginate appostati su un ramo, in attesa della preda su cui piombare. (Danilo Mainardi)

I primi rilevamenti nella Riserva risalgono al dicembre 2012 ad opera di due ricercatrici, Sefora Inzaghi e Valentina Barone, grazie all’ausilio delle fototrappole. Prima di questo evento non si avevano informazioni relative a questa specie, nonostante si è sempre pensato fosse presente. Dal 2013 ad oggi la presenza viene costantemente confermata dai monitoraggi condotti dal personale tecnico dell’area protetta, confermando così quest’area una tra le più importanti a livello europeo per la biodiversità. 

Anno 2021: durante le normali attività di monitoraggio faunistico condotte dalla nostra Riserva Regionale/OasiWWF Gole del Sagittario, una delle nostre fototrappole ha immortalato per la prima un nucleo famigliare di Gatto selvatico (Felis silvestris). L’attività di ricerca condotta dalle Dott.sse Sefora Inzaghi e Lavinia Canestrari, supportate a loro volta dalla Dott.ssa Chiara Scopa, (che he effettuato uno stage post master in monitoraggio faunistico della durata di 4 mesi presso la nostra Area Protetta), ha raccolto dati importanti che ancora una volta confermano la qualità ambientale di questo territorio, considerato uno tra i più importanti a livello europeo per la biodiversità.

 

Oasi WWF dal 1991 gestita in convenzione con l’Istituto Abruzzese Aree Protette

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