Lupo

F.Cianchi

Nevica nel bosco. C’è il silenzio di un lupo in ogni fiocco. (Fabrizio Caramagna)

Nel 1970  WWF Italia e Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, lanciarono insieme l‘Operazione San Francesco, il cui obiettivo era quello di salvare il lupo da un’estinzione certa, cosiderato che all’epoca se ne contavano circa un centinaio su tutto il territorio nazionale. L’operazione ebbe uno straordinario successo, ed oggi la popolazione del lupo in Italia conta circa 1600 esemplari, distribuiti principalmente nella zona appenninica. In Abruzzo si stimano circa 250-280 lupi, di questi almeno 5 vivono nella Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF Gole del Sagittario di Anversa degli Abruzzi, dove da anni è stabile la presenza del branco riproduttivo. Grazie alle attività di monitoraggio condotte dal personale tecnico dell’area protetta, anche grazie all’ausilio di sistemi di fototrappolaggio, si conoscono le loro abitudini e come usano il territorio confermandone l’adattabilità  ai vari ambienti: dal bosco alle praterie, spaziando tra i diversi livelli altitudinali.

Anno 2020: Nel mese di Agosto, grazie alla segnalazione arrivata dai nostri compaesani, abbiamo recuperato a bordo strada un giovane esemplare maschio di lupo appenninico, di 4-5 mesi, in evidente stato di debilitazione e di difficoltà. Inizialmente si era pensato ad un investimento: il giovane animale infatti tremava vistosamente e a malapena riusciva ad ergersi sulle zampe. Una volta prelevato, il selvatico è stato trasportato e curato presso le strutture veterinarie del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, a Pescasseroli, dal team del veterinario del Parco, Dott. Leonardo Gentile. Dopo alcune attente analisi è stato possibile stabilire che a determinare il grave stato di salute del giovane lupo è stata una forma molto acuta di rogna. Ieri, dopo un mese di attenzioni e cure, l’esemplare è stato finalmente liberato nella zona di provenienza della Riserva Naturale Regionale delle Gole del Sagittario, in una zona vicina a quella interessata dal suo branco di appartenenza. “Questa vicenda evidenzia ancora una volta la necessità di investimenti utili a potenziare sul territorio regionale i centri di recupero fauna selvatica, anche nelle aree interne – dichiara Sefora Inzaghi, Direttrice della Riserva Gole del Sagittario – senza il prezioso soccorso del PNALM oggi noi non avremmo potuto scrivere un finale felice per questo lupo; ringraziamo il Direttore, per aver accolto le nostra richiesta di aiuto e il Dott. Gentile ed il suo staff per le cure e il tempo dedicato.” “La collaborazione e il coordinamento tra le aree protette – ha dichiarato il Direttore del PNALM – è un presupposto fondamentale per la conservazione della biodiversità che assicuri successo come dimostra chiaramente questo episodio. Condividiamo con estremo piacere i momenti del rilascio effettuato, con non poca emozione e felicità, dal Personale del Parco e della Riserva!”

 

Oasi WWF dal 1991 gestita in convenzione con l’Istituto Abruzzese Aree Protette

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